22 dic 2009

Dallo studio di registrazione al CrossmediaLab, passando per una concept opera crossmediale...




22/12/2009



In poco più di un mese, LoAd strategie collaborative ha esaminato una possibile innovazione di processo del Reco Recolab, uno studio di registrazione, avviato da 2 anni dal noto percussionista tarantino Mimmo Gori, in basso la biografia musicale.
In basso cosa sta bollendo in pentola.....


Documento progettuale sottoposto alla community di creativi in Kublai qui

Composizione musicale "Diox City", progetto Migo Frequency www.myspace.com/migofrequency
(10 dal lettore myspace + 5 su altro lettore extra a sinistra)

Reco Reco CrossmediaLab

presenta:
Opera Crossmediale “ Diox City” 
Il cuore dell’idea
Reco Reco CrossmediaLab avviatosi da 2 anni come studio di registrazione, nell'anno corrente, attraverso la collaborazione con altre realtà operanti in altri settori della creatività, del montaggio video, della grafica 3d, del teatro-danza e di filmaker che producono documentari e cortometraggi, ha identificato nel laboratorio crossmediale la propria vocazione operativa.
Modelli di riferimento






  • La “fabbrica di cioccolato” nel quartiere artistico di Londra, è il cuore pulsante del talento creativo e di gruppi di lavoro attraverso una vasta gamma di forme artistiche quali le arti visive e design, musica, film e l'innovazione tecnologica in forme diverse.
     






    Produzione dell'Opera Crossmediale : Diox City ( La città di Diox)
    Teaser:
    Il banco di prova della metodologia di lavoro in peering e crossemdiale, sarà la produzione dell'Opera crossmediale Diox City. Il nome dell'opera vuole essere un omaggio a City of God di Fernando Merellenes, a sua volta tratto dal romanzo di Paulo Lins, tratto da wikipedia “la storia è ambientata in una favela brasiliana: Città di Dio. Il film ci porta a scontrarci con una serie di personaggi principali, che uccidono e finiscono uccisi, tranne il narratore Buscapè, che con le sue paure e i suoi sogni rappresenta l'altra parte di questa favela. Un ragazzo che grazie a un minimo di autocoscienza, riesce a sottrarsi al suo destino e diventa un fotoreporter“.
    Video non collegato con Diox City, ma lo sentiamo affine







    Mappa Plugin Artistici e Opere derivate












Programma: Maremotus 2015
Maremotus 2015 (nuova proposta per l'evento già chiamato Crossmed) vuole essere un evento di grande impatto sul territorio, una sorta di check point creativo e partecipato del processo di riconversione della città.
Prendendo come riferimento il mega evento sull'adunata delle più importanti marinerie del mondo che avviene a Brest, città gemellata con Taranto, a cadenza quadiennale.
Diox City, sarebbe la prima delle 4 opere crossmediali che illustrano il processo ovvero
- Antichità dalle epoche preistoriche (numerosi sono i ritrovamenti geologici, soprattutto nelle gravine tarantine di reperti fossili di dinosauri, fino al ritrovamento di antichi dolmen, incisioni rupestri e resti umani) fino alla Magna Grecia.
- Medioevo, dall'alto medioevo e tutte le varie influenze, bizantine, saracene, arabe, normanne, aragonesi, fino a lambire la modernità.
- Epoca Moderna, l'arrivo della rivoluzione francese e della repubblica napoleonica, l'inizio dell'epoca moderna e la trasformazione definitiva in città industriale.
- Contemporaneità, l'orlo del caos in cui attualmente si trova, nel vortice del processo di riconversione post fordista, “Diox City” appunto.

Ognuna di queste rappresentazioni crossmediali, scandirà il concept day dell'evento, dedicato ad ognuna delle varie epoche in cui Taranto è stata attraversata, correlata da microeventi a tema e workshop.
Sia per le rimanenti 3 opere che per i microeventi, il Reco Reco CrossmediaLab, inviterà altri creativi ed artisti locali a raccogliere la sfida per raccontare a se stessa e al mondo Taranto.

Biografia musicale di Mimmo Gori: 
tratto dal suo Myspace
Suona le percussioni nel "Canzoniere Popolare Grottagliese"('98-2000) diretto dal maestro Salvatore Abatematteo, con il quale partecipa alla presentazione del libro "penzu ricordu cantu" alla presenza di Roberto De Simone e suonando a "Brest 2000" in Francia. Dal 2001 al 2003, nel "Tarantularubra Ensemble" di Anna Nacci, registra per la compilation "Pizzica la tarantula" (Blond records-2001) suonando in concerto in molte città italiane anche con Enzo Avitabile, Fabrizio Trampetti, Gabin Dabirè, Massimo Carrano, Antonello Ricci, Marcello Vento, Alessandro Coppola, Arnaldo Vacca, Giacomo Farina, Nando Citarella, Antonio Infantino, Marcello Colasurdo, partecipando anche al "Carpino folk festival 2002". Dopo questa esperienza, fonda insieme a Gianluca Milanese, Francesco Del Prete, Sandra Caiulo, Giovanni Colucci, Pierangelo Colucci ed Emanuele Licci (musicisti della "Notte della Taranta") Giuseppe Spedicato ed Andrea Presa, il gruppo "Demotika Orkestar", vincendo il "Lecce Art Festival 2004" per la sezione etnica e ospitando durante i numerosi concerti, musicisti come Claudio Prima, Redi Hasa, Vito De lorenzi, le As-surd, Ambrogio Sparagna, Guido Sodo, Raffaele Casarano, Antonio Castrignanò,Imma Iannuzzi, Nando Citarella. Nel 2004 suona anche con Alberto Dati collaborando alla realizzazione del cd " Tout les soires" Disturbance Records-2004, partecipando alla rassegna "Time Zones" a Bari e suonando in occasione della presentazione del film "Mio cognato" di A.Piva. Ha collaborato suonando dal vivo con Cantodiscanto, partecipando al "Carpino folk festival 2005" e al "Festival di Frontignan 2005 (Francia)".Suona con i "Tamburi del Vesuvio" nell'estate 2005 ("Belmonte etno-fest" e "Paleariza"). Nel 2006 suona in un progetto denominato "Taranterbury" al fianco di:Richard Sinclair, Phil Miller, Alex Maguire. Ha condiviso il palco anche con Tony Esposito, Febi Armonici, Eugenio Bennato, Mario Salvi, Gisella Di Palermo, Massimiliano Morabito, Ivan Valentini, Lao Koinè, Manigold, Mimmo Cavallo, Egidio Maggio, Marcello Ingrosso, Salvatore Costantino. Ha suonato anche per il teatro con il mimo Eugenio Ravo, con Paola Gassman nello spettacolo "Teatro dall'alba al tramonto"per la regia di Rina La Gioia , con la compagnia "Cesare Giulio Viola" nel lavoro "Il prete brigante" per la regia di Alfredo Traversa, vincendo il premio "Talìa"2006 e ricevendo dalla giuria un premio speciale per le musiche originali suonate dal vivo e nello spettacolo "Ciao Cecè..." con Cosimo Cinieri, suonando insieme alla fisarmonicista Saria Convertino per la regia di Irma Immacolata Palazzo. A Marzo 2009 ha suonato per il cd di Gianni Cellamare "Taranto, u'popele mije" Lavori in corso per il primo cd da solista con il suo gruppo SKAMUNERA.

17 dic 2009

Progetto FooTour, ovvero condivisione di tempo libero, turismo e mobilità




17/12/2009







Da circa due mesi, LoAd sta lavorando insieme alla Cart srl
al progetto FooTour, che rappresenta l'evoluzione o l'estensione del precedente progetto denominato OnYourWay. Le principali differenze tra i due progetti sono:

- Onyourway : aveva come obiettivo di realizzare un sistema di mobilità condivisa e il più possibile socializzata, ovvero offrire strumenti e servizi al fine di ottimizzare l'aggregazione di pendolari e viaggiatori su identiche tratte e su medesimi mezzi di trasporto (bici, autobus, treno, auto, ecc.).

- FooTour: invece si colloca in un dominio molto più esteso rispetto a quello della mobilità condivisa, estendo il raggio di azione ad altre attività che toccano il tempo libero ed il turismo, ma integrate perfettamente tra di loro.

E' possibile contribuire al processo di discussione partecipata di FooTour attraverso il gruppo di progettazione partecipata presente in Kublai (iniziativa rivolta alle idee e progettualità creative).

 Il cuore dell'idea
FooTour è una piattaforma che permette di condividere le informazioni su “Eventi” a cui si intende partecipare; ad ogni evento è possibile associare differenti interazioni che definiamo “Proposte”.
Le Proposte si riferiscono a interazioni quali Mangiare, Dormire, Visitare, Muoversi, d'ora in poi per semplicità le definiremo “interazioni condivise”.
- Mangiare è l'interazione che permette di aggregare utenti interessati a rifocillarsi, sia essi turisti o locali, che si trovino in un raggio di distanza e orario compatibile con l'evento a cui è associato. Di seguito interazione Food.
- Dormire è l'interazione che permette di aggregare gli utenti interessati a soggiornare in una struttura ricettiva o casa privata, turisti o locali, che si trovino in un raggio di distanza e orario compatibile con l'evento a cui è associato. Di seguito interazione Host.
- Visitare è l'interazione che permette di aggregare gli utenti interessati a visionare un determinato luogo, turisti o locali, che si trovino in un raggio di distanza e orario compatibile con l'evento a cui è associato. Di seguito interazione Tour.
- Muoversi è l'interazione che permette di aggregare gli utenti interessati a dirigersi in un determinato luogo, turisti o locali, che si trovino in un raggio di distanza e orario compatibile con l'evento a cui è associato. Di seguito interazione Tour.
Origini del nome: Foo non ha un significato ben definito, è una variabile a cui è associabile qualsiasi valore, i FooCamp erano i primi raduni di pioneri informatici e hacker, che si ritrovavano per condividere informazioni, conoscenze e relazionarsi dal vivo, per cui la radice Foo vuole essere un tributo a tutti coloro che si sentono pionieri di un servizio. Tour invece è legato al tempo libero, al turismo, alla volontà di visitare e muoversi che sono altre caratteristiche su cui il servizio punta; assieme queste due parole compongono la parola footour che è pronunciabile come futur (futuro) ha una radice comune a molte lingue.
 Il valore aggiunto di FooTour
E' evidente l'aumento nella società attuale di attività quali la mobilità per brevi e ricorrenti tragitti o per viaggi.
Inoltre con la diffusione di social network e strumenti di comunicazione mobile, sono aumentate esponenzialmente le interazioni di socialità e di incontro, tra persone con interessi comuni.
FooTour intende essere la piattaforma in grado di gestire tali interazioni condivise, renderle tracciabili e facilitare in maniera più strutturata tali occasioni di incontro.
Obiettivo
FooTour si prefigge di facilitare la condivisione di eventi segnalati dagli utenti e l'immissione di proposte conseguenti che generino interazioni condivise, mediante la rete sociale costituita all'interno della piattaforma.
Gli stakeholders di queste interazioni possono essere sia semplici utenti, che operatori economici di vario genere operanti nel settore della ristorazione e del turismo, oltre che Enti della Pubblica Amministrazione o aziende.
La stessa inoltre permetterà di integrare anche applicazioni di terze parti (internet e/o mobile, gps)
  L a visione
Realizzare un ‘ecosistema basato su interazioni condivise, al fine di ottimizzare le risorse disponibili sul pianeta, favorendo l'utilizzo di una mobilità integrata a impatto minore o zero sull'ambiente e/o rendere gradevoli la fruizione di eventi o particolari itinerari da parte degli utenti della community, attraverso la sottomissione di Proposte rivolte ad altri elementi della community.
Inoltre è possibile gli aggiornamenti in tempo reale, attraverso il canale Twitter #footour

16 ott 2009

A-maze il più grande gioco urbano mai realizzato, a Matera 30 Ottobre, agli Open Days.






16/10/2009
In parallelo agli Open Days di Matera, ed al progetto in un giorno, del 30 Ottobre, per la prima volta a Matera si svolgerà il più grande gioco urbano mai realizzato......guarda il trailer, leggi le info sotto e poi vai al sito www.a-maze.it .


Cosa è?
A-Maze è un gioco di corsa e orientamento, giocato nella città di Matera. è una corsa a coppie, durante la quale si debbono risolvere enigmi, trovare indizi, mentre si è inseguiti da misteriosi personaggi.

Chi può giocare? Tutti i ragazzi che abbiano compiuto almeno 14 anni, per chi ha un età compresa tra i 14 ed i 18 anni, sarà necessaria la presentazione di un'autorizzazione firmata dai genitori, una squadra non può essere composta da due giocatori minorenni.

Come mi devo vestire? Vestiti comodi, (tute da ginnastica, abbigliamento sportivo), scarpe adatte alla corsa (ginnastica).

A che ora e dove inizia il gioco? Quanto dura? Il ritrovo per il check-in delle squadre e la distribuzione del materiale per l'ingresso del labirinto è fissato alle ore alle ore 18 del 30 ottobre 2009, in una piazza segreta del centro. Il gioco si concluderà alle 23 della stessa notte.

Perchè mi viene chiesto il numero di cellulare?
Il cellulare sarà utilizzato solamente durante lo svolgimento del gioco, per ricevere aggiornamenti in tempo reale o enigmi speciali da risolvere, inoltre, in caso di cambi di programma sarà utilizzato per inviare aggiornamenti agli iscritti.

Sì, ma quanto dovrò correre?
A|Maze è un gioco a tempo, quindi chi corre più velocemente ed è più rapido nello svolgere le prove, risulterà vincitore. L'area di gioco è stata comunque definita per permettere a chiunque, anche senza allenamento, di giungere alla fine del traguardo. Ogni check-point, inoltre sarà fornito di aree-relax e generi di ristoro.

Che prove dovrò svolgere? E chi sono i personaggi che mi inseguono? Adesso non è che vi possiamo dire tutto...

Se non gioco posso partecipare in qualche modo all'esperienza? Certo, i check-point sono stati studiati per permettere a chi non gioca di vedere Matera sotto un profilo differente, con installazioni artistiche interattive a disposizione di tutti.

Chi vince e cosa vince?Vince il primo team che riesce a giungere al traguardo dopo aver superato tutte le prove, il premio è rigorosamente segreto ed è contenuto in una grossa scatola rossa.

Mi sono sbagliato ad inserire dei dati nel format di iscrizione, come faccio? Puoi sempre accedere alla pagina dei tuoi dati inserendo il codice della tua squadra e la password che ti è stata comunicata all'indirizzo che hai fornito al momento dell'iscrizione, via mail.

Una volta effettuata l'iscrizione via web posso partecipare?
Sì, ricordati semplicemente di arrivare nel luogo di ritrovo all'ora stabilita e di portare un documento d'identità, se sei maggiorenne, o l'autorizzazione dei tuoi genitori, nel caso tu sia minorenne.


Storia
I primi problemi sono emersi subito dopo il suo lancio: a|maze, una tecnologia innovativa di controllo e gestione delle infrastrutture urbane creata dalla Daedalus Corporation sembra essere impazzita. Ciò che doveva rendere la vita cittadina più semplice si sta trasformando in un incubo. Minox, intelligenza artificiale del sistema, è sfuggito a tutti i controlli ed ora la città è in balia del suo regime totalitario.

La Daedalus nega ogni sua responsabilità al riguardo. Le menti che hanno partorito il sistema potrebbero isolare Minox dal server centrale usando i loro codici di disattivazione, ma sono inermi di fronte al suo sistema di difesa.

Solo un incursore capace di orientarsi in un vero labirinto di corruzione e potere potrà recuperare i codici, sovvertire il dominio di Minox e riportare la città alla normalità.


24 set 2009

Tra settembre e ottobre la creatività è di scena a Matera

24/09/2009



Nell'anno europeo della creatività sono fitti gli appuntamenti riservati alla creatività e alle imprese creative, quasi un controcanto alla crisi economica del sistema capitalistico, che spinge i precari di tutto il mondo a forme creative di interazione per affrontare il futuro sempre più incerto.

La prima è TESICAMP: un barcamp per neolaureati o laureandi che stiano lavorando ad una tesi sull’innovazione digitale. L’iniziativa è sponsorizzata da Forum Net Economy, consorzio tra Camera di Commercio, Provincia di Milano e Comune di Milano, e si svolgerà il giorno 9 ottobre 2009, nell’ambito della Settimana dell’Innovazione, a Milano, presso Palazzo Affari dei Giureconsulti. Operativamente, si tradurrà in un incontro tra laureati, laureandi e mondo del lavoro, partendo dal rovesciamento dell’aula classica: gli studenti presentano e tutti gli altri commentano.
Per partecipare, gli interessati devono compilare il form di iscrizione; stessa cosa per chi intenda partecipare come pubblico.
Nella migliore tradizione dei barcamp, ogni iscritto avrà a disposizione 15 minuti per la presentazione della sua tesi. Ci sarà anche una sessione plenaria con esponenti dell’industria, dell’università e delle istituzioni, ma rovesciata, anche questa: si terrà infatti a fine giornata, in modo da poter discutere anche di ciò che si è visto durante le presentazioni.
La seconda occasione è un po’ più paludata ma anche più polposa: è un BANDO della Provincia di Roma, con il sostegno della Camera di Commercio, per accedere al fondo per la creatività. Obiettivo è incentivare lo sviluppo del segmento economico nel settore creativo, favorendo la nascita di nuove imprese attraverso finanziamenti per investimenti e spese infrastrutturali. I progetti vincenti avranno diritto ad un contributo di 300.000,00 euro in conto capitale, finalizzato a sostenere la creazione e l’avvio di micro, piccole e medie imprese ad alto contenuto creativo ed innovativo, oppure a sostenere iniziative progettuali ad alto contenuto creativo ed innovativo di micro, piccole e medie imprese già costituite.
In questa pagina è possibile scaricare il testo integrale del bando e le quattro sezioni che compongono lo schema di domanda che dovrà essere presentato.
Il Bando scade il 6 Novembre 2009.

- Nei prossimi giorni Matera sarà protagonista di diversi appuntamenti legati alla cultura, alla multimedialità e alla creatività.

- Dal 24 al 27 settembre il Woman Fiction Festival, "congresso internazionale per scrittori, laboratori, master class e seminari di approfondimento sull''editoria, appuntamenti con agenti ed editor internazionali, happy hour, concerti, reading, presentazioni di libri e premiazioni letterarie".








- Dal 26 settembre al 4 ottobre, si terrà sempre a Matera Fatevi i corti vostri.
"luogo di sperimentazione produttiva, per divulgare l’audiovisivo come forma espressiva efficace e attuale in grado di sviluppare i linguaggi artistici e dei nuovi media attraverso l’impiego delle nuove tecnologie digitali. L’audiovisivo amatoriale e autoprodotto rappresenta una visione originale del linguaggio cinematografico, un approccio diverso, una palestra di innovazione e di creatività".





-Il 30 ottobre si terrà  Progetto in un giorno : nell’ambito degli Open Days, 29-30-31 ottobre. In collaborazione con la Regione Basilicata; l'intero programma è visibile quì.
Cosa è il progetto in un giorno? 

Progetto in un giorno è una versione condensata del percorso progettuale di Kublai. Serve a scrivere un documento di progetto solido e convincente in una giornata di lavoro, a partire da un’idea. L’esperienza ci insegna che un documento ben fatto è uno strumento potente per i creativi: grazie ad esso diventa più semplice comunicare in modo credibile con possibili alleati e finanziatori.
Progetto in un giorno segue lo schema della Guida del progettista di Kublai, che sarà utile avere presente quando partecipi. Funziona così: si svolge in una stanza con diversi tavoli di lavoro, presidiati da coach di Kublai e progettisti esperti della community. Cambiando tavolo, cambieremo anche fase del lavoro; in ciascuna fase sarai assistito da almeno un esperto messo a disposizione da Kublai.
Le fasi sono:
  1. il cuore dell’idea. Cosa vuoi fare? Quali sono le attività?
  2. il gruppo di lavoro. Cosa sai fare? Quali competenze porti al tuo progetto? Hai bisogno di competenze di altri per realizzarlo?
  3. il piano economico-finanziario. Quali e quante risorse ti servono? Dove pensi di trovarle?
  4. la presentazione. Ok, hai le idee chiare. Ma sei sicuro di riuscire a spiegare il tuo progetto in modo efficace ad altri, per esempio a un possibile finanziatore?
A ogni passo scriverai in breve le tue risposte, e alla fine della giornata avrai un documento di progetto! Magari un po’ da ripulire, ma con tutto il necessario. Visto che molti progetti prevedono la scrittura di software, probabilmente ci porteremo anche un programmatore. Gli equipaggi di progetto in un giorno vengono annunciati volta per volta.
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23 set 2009

Plagio nei sistemi chiusi e protetti Vs circolazione libera delle conoscenze.

23/09/2009







Torno a scrivere sul blog dopo un paio di mesi di stasi, l'occasione me la dà un'interessante discussione nel Forum di Kublai, relativo a un topic riguardante le possibilità di plagio di un 'idea creativa.
Non mi intendo di legge e tanto meno di tutela legale delle idee, innovazioni, brevetti e copyright, ma i miei 2 cents alla discussione provo a darli ugualmente; perchè porto la questione su un piano non strettamente legale ma "laterale".


1) Generalmente quando si parla di brevetti soprattutto e copyright, si ha una visione romantica della faccenda, immaginando il sig. Rossi che va a registrare un brevetto. In realtà ormai la stragrande maggioranza dei brevetti, appartiene a poche multinazionali (la Siemens da sola realizza 50 mila brevetti all'anno), a enti e fondazioni di ricerca (anche queste spesso riconducibili a multinazionali) e in minima parte a privati singoli, ormai quasi esclusivamente confinati nel copyright artistico più che nei brevetti.

2) Invenzione di prodotto e Innovazione di processo
Entrambi sono soggetti a brevettabilità, ma se l'innovazione di processo è generalmente un'ottimizzazione di un servizio ottenuto in maniera modulare e sequenziale, intervenendo in alcune fasi per ridurre costi, aumentare la velocità o migliorare il servizio, può incidere poco o molto nella riorganizzazione degli asset (esempio il Toyotismo) ed a volte la primogenitura diventa più morale che effettiva, la Toyota ha guadagnato soprattutto in prestigio ed in efficienza essendo stata la prima a introdurre un modo nuovo di produrre, pur essendo poi copiata da migliaia di altre aziende.

L' invenzione/innovazione  di prodotto (esempio microprocessore, motore a scoppio, nylon) può incidere profondamente negli asset, nei modi di produrre e distribuire lo stesso, avviare nuovi settori e relativo indotto, per cui è strategico.

Inoltre l'invenzione/innovazione  di prodotto (o servizio) ha in genere un ciclo di vita lungo di alcuni anni, se non decenni prima che si inventi un prodotto che lo sostituisca in meglio, l'innovazione di processo è in genere l'equivalente del beta nella telematica in cui costamente avviene e si ricerca l'ottimizzazione.

3) Nell'invenzione/innovazione  di prodotto/servizio per queste ragioni, elevata rendita e profittabilità nel tempo, incisione a scala globale in asset, modelli distributivi, non c'è molta partita possiamo avere 3 scenari :

- Multinazionale vs Multinazionale : che si contendono a fior di milioni la paterntià di un'invenzione strategica.
- Multinazionale vs Inventore: la multinazionale fa coercizione contro il singolo inventore, offrendo prima di comprare la stessa, in caso di rifiuto agendo per vie legali, per acquisire quell'invenzione o in alcuni casi eliminarla dal mercato (come avvenne nella contesa Edison vs Tesla ad esempio).
- Inventore vs Inventore: si avvia una schermaglia legale che permetterà a chi ha maggiori mezzi e volontà di affrontarla di entrare in conflitto con un eventuale Multinazionale e riavviare il processo di cui sopra.

4) Nelle innovazioni di processo soprattutto nell'ITC, il modello di business che si sta imponendo è :

sviluppo in segreto il codice > apro i test a una o più community > rendo libero il codice e divento coordinatore di servizio o mi specializzo nei servizi > favorisco la creazione di una community di sviluppatori, dove ognuno possa apportare modifiche e ottimizzazione, oltre che addons personalizzate > mi specializzo in customizzazioni Enterprise e progetti per Enti, Aziende.

Tutta questa "pappardella" per arrivare a stringere le fila del discorso concludendo che:

- Nelle innovazioni di processo specie nell' ITC più che di brevetto o di copyright, quello che interessa è la "libertà" di poter portare avanti lo sviluppo di una propria idea-progetto originale, indipendentemente dall'ingerenza di una multinazionale che volesse arrogare a se il diritto di farlo e di primogenitura.
In genere chi ha molti soldi come le multinazionali persegue il modello brevetto-copyright, perchè ha i mezzi sia legali che di sviluppo per imporre la primogenitura su un'idea;
Piccole start up invece hanno un 'altra finalità, non avendo i mezzi per lo sviluppo e i mezzi per affrontare le eventuali cause per imporre improbabili a volte primogeniture di non si sa bene cosa, preferiscono aprirsi, e specializzarsi in "pezzettini" di addons di servizio, creare community di sviluppo aperte e andare avanti, preoccupandosi di "marcare temporalmente" l'idea (ben vengano SafeCreativity, la versione telematica del principio di autoinvio a se stessi della raccomandata col demo musicale auto-prodotto) non per impedire ad altri competitors di sviluppare, ma con un atteggiamento più difensivo e di basso profilo, ovvero
fallo anche tu, ma non impedirmi di farlo....

In questa direzione si stanno muovendo le migliaia di start up ad esempio che ogni giorno vengono recensite su Techcrunch o Killerstartups

8 giu 2009

Moovioole su Second Life

 
08/06/2009



Siamo orgogliosi di presentare alcuni dei lavori del Maestro Franco PIAVOLI.
LO ZEBU’ E LA STELLA - DOMENICA SERA - EMIGRANTI - EVASI - PAESAGGI E FIGURE

Una simpatica novità per il Cineclub del Lunedì: i cortometraggi del maestro inaugurano mOOviOOle su SECOND LIFE. In collaborazione con 2LifeCast è stato aperto un cinema all'aperto di mOOviOOle http://slurl.com/secondlife/Catur/27/218/22 che sarà attivo il lunedì alle 21 e alle 23. Il cinema al momento ha disponibilità di 20 posti. Raggiunto il limite massimo non si potrà accedere all'isola.


maggiori dettagli nella sezione Eventi

LO ZEBU’ E LA STELLA
Video di Franco e Mario Piavoli
Progetto teatrale di Dario Moretti “Teatro all’improvviso”
Musiche di Cecilia Chailly
Festival internazionale d’arte e teatro per l’infanzia 17’ - consigliamo la visione anche al pubblico dei più piccoli
Lo zebù è un animale immaginario che i bambini disegnano e dipingono guidati dal Maestro. D’un tratto sparisce: tutti sono delusi e smarriti.
Quando lo ritrovano nel bosco riprendono a dipingere al ritmo di un’ arpa. Liberi e felici si imbrattano mani e volti con tutti i colori.

DOMENICA SERA
Sceneggiatura, regia, fotografia, montaggio e suono: Franco Piavoli
Interpreti: non professionisti
Italia, 1962, 12' 8mm col.
Gli incontri dei giovani di campagna in una pista da ballo all'aperto: le ragazze che arrivano in bicicletta; i giovani che si pettinano con estrema cura; quelli più intraprendenti che subito invitano a ballare sotto gli occhi invidiosi dei più timidi. Alla fine alcuni tornano a casa cantando, felici per una promessa, altri approfittano del buio per fare l'amore.

EMIGRANTI
Sceneggiatura, regia, fotografia, montaggio e suono: Franco Piavoli
Interpreti: non professionisti
Italia, 1963, 12' 8mm BN
Gli emigranti del Meridione, arrivati alla stazione di Milano carichi di valigie, corrono a prendere le coincidenze per la Germania, la Svizzera, il Belgio.
Altri, sperduti e stanchi, si abbandonano nella sala d'aspetto in attesa di altre partenze.

EVASI
Sceneggiatura, regia, fotografia, montaggio e suono: Franco Piavoli
Interpreti: non professionisti
Italia, 1964, 12' 8mm BN
Una folla di tifosi durante una partita di calcio. Nessuno distoglie lo sguardo dal campo. Poi scoppia una rissa. «L'obiettivo è solo sul volto dei tifosi. Volevo far vedere le reazioni di questi uomini che durante la settimana sono oppressi dal lavoro, alienati, e vanno allo stadio per sfogare le energie imprigionate liberando il loro istinto di aggressività» indica l'autore.

PAESAGGI E FIGURE
Video di Franco Piavoli con Alessandra Agosti , Bianca Galeazzi e Primo Gaburri
Editing: Mario Piavoli
Produzione Zefirofilm per Centro d’Arte di Palazzo Te 17’
Una giovane, sola in casa, suona il pianoforte e sogna.
Nel caldo pomeriggio estivo la musica si diffonde nel bosco e nella campagna..
Sulla riva del fiume una bambina vede improvvisamente emergere dall’acqua un ragazzo che si allontana nuotando.
Cala la sera e la musica si spegne insieme ai sogni sul volto della pianista.

21 mag 2009

Bilancio di un Barcamp


10/05/2009


Sabato 9 maggio, insieme con Tito del DPS-Mise di Kublai, ci siamo recati al Principi Attivi Camp, di Bari; subito siamo rimasti colpiti dalla partecipazione e dagli spazi, immensi all'interno della fiera,
ci hanno confermato il giorno dopo che si sono sfiorate le 1000 presenze, con almeno 300 progetti presenti.

Cosa è Principi Attivi?
Sostanzialmente è un progetto promosso all'interno del programma della Regione Puglia denominato, Bollenti Spiriti, ha visto coinvolti 1500 idee-progettuali (alcune già operanti) creative, suddivise in
3 Macro aree: inclusione sociale, ricerca e innovazione, azione rivolta al territorio, finanziabili mediante bando rivolto a giovani sotto i 32 anni, con 25 mila euro.

Ulteriore aspetto stimolante del nostro intervento è stato, che sarebbe stato succeduto dalla presentazione da parte dei due responsabili dell'intervento (Annibale D'Elia e Pasquale Luisi), dal lancio del social network (su piattaforma open source
Buddy Press), che sostanzialmente ricalca le dinamiche di quella di Kublai, (creazione gruppo, invito, inizio discussioni). I quali hanno ribadito,
l'importanza di procedere con logiche di networking e di empowerment, tra i vari progetti presenti, favorendo una maggiore interazione tra gli stessi.

Kublaiani Attivi
Lo spazio di intervento che avevamo a disposizione è stato complessivamente di 90 minuti (un tempo enorme per una presentazione), che abbiamo cercato di utilizzare con Tito, riempiendolo, di contenuti, ma soprattutto
di quella Energia Sociale, che la community di Kublai riesce a trasmettere.
Per tutto il tempo delle presentazioni si è susseguito un via vai (in piena legge dei due piedi), di progettisti incuriositi dalle slide e dalle presentazioni (prima Tito a illustrare il progetto in generale, Walter il caos determinato e l'energia sociale prodotta,
Giovanni D'Aloia (Kinovan) un case study, infine microfono aperto verso alcuni progettisti e mappa mentale realizzata al volo sulle possibili interazioni tra i progettisti presenti in sala).
Nei giorni successivi abbiamo registrato l'iscrizione di alcuni progettisti e non presenti al Principi Attivi Camp, oltre a postare veri e propri progetti , in particolare:

Nuovi iscritti pugliesi: Marco Cavalera (di Via Sallentina), Titti Stoppa e Omar Eoax (Salento Fun Park), Vincenzo , Marco Roberto Spadavecchia, Billy De Vita, Luigi Imbriani, Vittorio Gentile, oltre agli invitati personalmente in Kublai
Gabriella e Shambhu

Inoltre era presente anche Daniele Morciano di Via Sallentina, Angelo Amoroso D'Aragona dei Recidivi; inoltre a fine presentazione abbiamo continuato una piacevole conversazione con Alessandro e Valentina entrambi vincitori di un progetto
dei Principi Attivi, molto interessati alle dinamiche di Kublai, che ancora non abbiamo avuto il piacere di accogliere nella community.

12 mag 2009

Caos creativo ed energia sociale

11/05/09
Presentazione del Caos creativo coorginato ed energia sociale generata nella Community di Kublai.

8 mag 2009

I Bollenti Spiriti di Kublai.....

08/05/09
Il prossimo sabato 9 Maggio, Kublai effettuerà una presentazione al Principi Attivi Camp , un 'iniziativa pugliese di incubazione di progetti creativi, molto simili alle tipologie di quelli presenti in Kublai, segnalate la presenza (fisica o remota) nell'evento quì.

Cos’è Principi Attivi ?
Il Principi Attivi Camp è un appuntamento dedicato a tutti i partecipanti a Principi Attivi. Sarà un’occasione per incontrarsi, conoscersi, presentare i propri progetti, lavorare in gruppo. Ma anche per saperne di più su servizi e opportunità per chi sta iniziando o vuole iniziare un’esperienza di attivazione.

In rappresentanza del DPS e delle attività di coaching sarà presente Tito, mentre a illustrare le attività del community staff e delle modalità in cui si trasmette l'energia sociale della community ci sarò io.
In supporto alla presentazione di Kublai, invitiamo tutti i progetti e progettisti presenti in Kublai dell'Area pugliese e lucana in particolare, (Kinovan, Lucania Film Festival, Porta del Mediterraneo, CrossMed, ma anche e soprattutto i progetti già idridati tra Kublai e Principi Attivi, quali Via Sallentina e Social PA).
Coloro inoltre che volessero collegarsi tramite Second Life in remoto con noi durante la presentazione, intorno alle 16.30-17 possono recarsi al Porto dei Creativi, segnalando in anticipo la propria presenza/dipsonibilità.

Nei prossimi giorni inoltre si succederanno importanti appuntamenti che vedranno impegnato lo staff al completo di Kublai in diverse manifestazioni nel panorama nazionale, a partire dal:

- Forum PA e Barcamp Innovatori PA (maggiori dettagli nel post precedente). Roma

  • Tito, il 12 maggio, presenta il progetto Kublai e la sua metodologia innovativa nell’ambito del convegno “Amministrare 2.0: una PA che ascolta i cittadini”, dalle 15:00 alle 18:00.
  • Il 12 maggio organizzeremo anche un “Aperitivo Kublai” dalle 13.00 alle 14.00, dove presenteremo il progetto anche attraverso una diretta dal Porto dei Creativi, nella quale Augusto racconterà brevemente di Critical City al ritorno da San Francisco, e faremo una carrellata sui principali progetti kublaiani collegati alle pubbliche amministrazioni.
  • Alberto, il 13 maggio, a partire dalle 10:00, è al Barcamp Innovatori PA e partecipa al tavolo di discussione su “User Generated Government” (sotto il video preparato da lui per l’occasione).

- Legnano
  • il 19 maggio (alle 21) Alberto Cottica presenta Kublai a Legnano (al Circolone di via San Bernardino n.12)
- Torino
  • il 10 giugno Alberto Cottica sarà a Irealize The art of disruption

Due giorni per accorgersi di problemi irrisolti, proporre soluzioni (tecnologiche?) e stimolare la creazione di nuove start-up disruptive in diversi campi


16 apr 2009

Muoversi a stormi: regole di interazione locale per influenzare i social network

16/04/09
Segnalo questo post via Alberto Cottica

Nella seconda metà degli anni 80 mi sono interessato per un po’ di computer graphics, e mi sono imbattuto in Symbolics, uno spinoff del MIT AI Lab che si occupava tra l’altro di visualizzazione avanzata. Questo video, presentato da Symbolics a SIGGRAPH 1987, mi colpì moltissimo: come facevano a fare muovere uno stormo di uccelli in un modo così naturale? Al tempo sembrava stregoneria, e io del resto ero uno studente di economia della provincia italiana, senza nessuna possibilità di capire il lavoro dei maghi del computer del MIT; quindi ho accantonato la domanda. Fino a che, nel 2009, mi è capitato di leggere un libro del 1992, Complexity di Mitchell Waldrop, che ha la risposta alla mia domanda di 22 anni prima. Ogni uccello dello stormo (o pesce del branco), segue tre semplici regole di comportamento:

1. Prova a mantenere una distanza minima dagli altri oggetti dell’ambiente, inclusi gli altri uccelli/pesci (Craig Reynolds a Symbolics li chiamava “boids”).
2. Prova ad adeguare la propria velocità a quella degli altri uccelli/pesci nelle vicinanze.
3. Prova a spostarsi verso il centro di gravità degli altri uccelli/pesci nelle vicinanze.

La naturalezza dei movimenti dello stormo è emergente. Per quanto ne sa il programma, non c’è nessuna entità chiamata stormo: sta animando dei singoli boids. Semplici regole di interazione locale tra di essi producono un comportamento collettivo elegante ed efficace.

Aspetta un attimo. Questo non è poi così diverso da quello che succede in Kublai. Esempio: volevamo che la community salutasse i nuovi iscritti. Naturalmente non è una cosa che si possa fare per decreto. Quindi abbiamo fatto così: Walter e io, che siamo amici e anche membri molto attivi della community, abbiamo creato un Welcome Group e abbiamo iniziato a farlo. Questo ha generato un movimento che può ricordare il volo di un (piccolo) stormo: i nostri “vicini di rete”, o almeno alcuni di essi, si sono a loro volta iscritti al gruppo e hanno iniziato anch’essi a dare il benvenuto ai nuovi entrati. In breve tempo hanno sviluppato un modo più efficace di tenere nota di chi stava facendo cosa (dopo un po’ di tentativi-ed-errori Pico ha proposto un widget che va bene per tutti), e i loro vicini di rete hanno cominciato a imitarli… iniziatori compresi!

Le communities sono, per definizione, impossibili da controllare; ma certamente è possibile influenzarle. Questa affermazione è abbastanza ovvia, molti di noi ne hanno fatto esperienza. Questa intuizione di volare a stormi, se confermata dall’analisi, potrebbe portare allo sviluppo di tecniche per influenzare i social network (non sono sicuro che “gestire” sia una parola appropriata) basate sulla costruzione di “isole” di interazione locale in cui certe regole sono accettate, e da cui poi queste regole si propagano attraverso le connessioni della rete stessa. Naturalmente la localizzazione di queste isole è importante: in Kublai Walter e io siamo le persone di gran lunga più centrali negli autovettori, secondo Ruggero.

Mi chiedo se questo meccanismo possa aiutarci a capire perché la gente sembri “troppo collaborativa” sui social networks e perché, di converso, i comportamenti opportunistici siano molto meno diffusi di quanto si possa pensare “da fuori” (e infatti “da fuori” la rete sembra un luogo pericoloso ai vari D’Alia, Carlucci, Rossi et cetera). La cooperazione è una proprietà emergente delle reti, anziché una intrinseca delle persone?



5 apr 2009

Torna il cineforum del lunedi' di Moovioole web Tv

05/04/09


Trovi altre fotografie come questa su Taranto Network


Torna spostato al lunedì il ciclo di appuntamenti con la web tv dedicata al Cinema d'autore, Moovioole Web Tv

alle 21 alle 23, maggiori dettagli sugli Eventi.

La sinossi degli eventi quì

2 apr 2009

(We are) The Robots Party - con Kublai

02/04/09



(We Are) The Robots Party

/ dj set by disorder pixie & martinik
/ vj set by dasketch

/ con i visual artist Kimal73 e Luca Battista
/ contest di speed painting aperto al pubblico
/ special guest Z1 robot


***

Il 3 aprile la nuovissima monovolume spaziale dell’Associazione Culturale :alternativa.mente:, in viaggio da Saturno a Urano passando per il pianeta Kublai, tornerà a toccare Terra, sostando nuovamente al Circolo Arci Gabba Gabba Rock Club per far festa con il “(We Are) The Robots Party”.

“(We Are) The Robots Party” è una festa dove i robots hanno un’anima.
“(We Are) The Robots Party” è una festa ispirata ad una fabbrica che non inquina.
“(We Are) The Robots Party” è una festa dei fatti, e non solo delle parole.
“(We Are) The Robots Party” è la festa del sogno.


A partire dalle 22.00, i visual artist del pianeta Kublai, Kimal73 e Luca Battista presenteranno alla platea le proprie creature virtuali e reali, proiettando visioni e trasportando meccaniche realtà.
A seguire, un contest di speed painting che vedrà direttamente coinvolto anche il pubblico.
Subito dopo, la Robot Disco dei djs Martinik, Disorder Pixie, e le immagini di Vj Dasketch.

Qualche info…

Cosa è Kublai?
Kublai è un ambiente pensato per i creativi e orientato allo sviluppo locale; è promosso dal Laboratorio per le politiche di sviluppo del Ministero dello Sviluppo Economico.
È pensato per sviluppare e rafforzare progetti creativi che abbiano un impatto in termini di sviluppo locale, e cioè sul territorio nel quale vengono proposti.
http://www.progettokublai.net/

Chi è Kimal73?
Michele Petrelli, aka Kimal73 è un visual artist che si occupa di progettazione, modellazione, renderizzazione e animazione in 3d studio Max, nel 2007 è stato finalista al contest internazionale "Brain Project 2007" indetto dall’associazione culturale Acqua Marina di Trieste. Espone la sua opera alla Biblioteca Nazionale di Trieste che viene pubblicata su un catalogo insieme agli altri 29 finalisti. Ha progettato il Robot robot Z1, protagonista di scenette comiche tutte modellate in 3d.
eyexart.blogspot.com
eclettiko.blogspot.com

Chi è Luca Battista?

Luca Battista è un architetto che, parallelamente agli studi di design ed architettura, dal 1990 si occupa di comunicazione, multimediale, animazione cinematografica, web design, video, modellazione 3d virtuale, e tecnologie digitali.
Visual artist eclettico, realizza fumetti, illustrazioni, quadri, pubblicità, manifesti, loghi, video, spot televisivi, animazioni 3d, web animation dallo spirito futurista e stralunato.
http://nuke.lucabattista.it/Home/tabid/110/Default.aspx

Il party con disorder pixie & martinik...
http://www.myspace.com/alternativamente

Le immagini di vj Dasketch

http://www.giuseppemusolino.com/
http://www.myspace.com/dasketch

31 mar 2009

Esperimento dal Workshop al Playshop

31/03/2009
Post originale via Kublai Blog

Con il progetto CITIES, il Comune di Modena e altre città europee si chiedono come utilizzare la forza trasformativa delle imprese creative per intervenire sul territorio urbano. Per mercoledì 1 e giovedì 2 Ludovica e Elisa hanno organizzato un primo seminario, a cui parteciperanno anche i partners europei di CITIES. Su proposta di Marco e mia (Alberto Cottica), hanno coinvolto CriticalCity per trasformare il seminario da workshop in PLAYshop. Si giocherà a squadre (quattro, ciascuna contraddistinta da spillette di colore diverso, in perfetto stile kublaiano), a Modena in presenza ma anche in remoto via Twitter. Quindi siete tutti invitati a partecipare! Oltre alle persone citate e a Augusto e Matteo in rappresentanza di CriticalCity, saranno a Modena vari altri kublaiani, tra cui Jesse, coinvolto come esperto.

L’esperimento è molto interessante, per molte ragioni. La principale è che CITIES è diverso dagli altri progetti kublaiani, perché non è esattamente un progetto creativo: è un’azione volta a generare progetti creativi per le politiche urbane a Modena, una specie di piccola Kublai nella Kublai più grande. Diverse amministrazioni pubbliche (e soggetti privati) ci hanno avvicinato per collaborare con Kublai, e l’esperienza di CITIES potrebbe suggerire alcune forme di collaborazione.

Le idee progettuali in gara
Dinamica del gioco
Partecipa!

24 mar 2009

Trailer teatrale: Reality Showah

24/03/2009


LoAd ha avuto il privilegio di poter assistere sul nascere questo bellissimo progetto teatrale, realizzato dal teatro del mare, compagnia teatrale attiva da alcuni anni sul territorio di Taranto e hinterland.

Reality Showah

....al mio maestro Renzo Casali


Testo e Regia
Maria Elena Leone

Musiche
Angelo Losasso

Tecnico Suono e Luci
Gaetano Vestita

Produzione
Aldo Petruzzi

con :
Maria Elena Leone e Alessandra Capriglia

In un accumulo di brutti sogni sul fallimento dell'umanità
i due personaggi come animali braccati dalla "normalità"
reclamano lo spazio del meraviglioso e il tempo del sogno
come strumenti per cambiare il mondo!

Travestite da folli Bi e Bo scompigliano ogni cosa per rendere
incomprensibile ciò che sembra normale!
In questa polifonia dell'incomunicabilità, l'incontro è nei silenzi,
in ciò che non viene detto.

Reality Showah non ha alcuna verità da rivelare, non accetta risposte preconfezionate,
fa domande, nega, distrugge....
Diciamo invisibile ciò che non vogliamo guardare?
Un invito a guardarsi in faccia!

Produzione Il teatro del Mare
Taranto, Anno 2009
Info: http://ilteatrodelmare.blogspot.com
ilteatrodelmare@gmail.com

20 mar 2009

Come si usa un wiki: Video.

20/03/2009


Simpatico e divertente video tutorial sulle potenzialità dell'uso di un wiki nell'organizzazione.
Il wiki di LOAd la trovi quì

3 mar 2009

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LoAd Strategie Collaborative, è una società con il paradigma di contribuire alla creazione di un` ecosistema collaborativo in cui i diversi attori apportino innovazione e conoscenza e partecipino alla realizzazione di servizi e soluzioni personalizzate.

LoAd è fatta da relazioni tra aziende e persone , interazioni che possono mutare, cambiare, ampliarsi ed estendersi, non è una società da intendersi in senso classico con organigrammi rigidi, ma è fatta di persone che si ascoltano, si parlano, si incontrano e concordano su idee e progetti, a volte divergono, ma propongono conoscenza, soluzioni, idee, linee metodologiche concrete.

LoAd si accosta alle linee di principio della Wikinomics:
  • apertura (capacità di ascolto, confronto e messa in discussione dei paradigmi esistenti, si veda in seguito Clutrain Manifesto).
  • peering scambio libero e volontario di dati, informazioni e conoscenza tra due o più soggetti, al fine di ottenere un reciproco vantaggio in termini di condivisione di conoscenza, esperienze, dati, informazione, a fronte di una riduzione dei costi di approvigionamento delle stesse.
  • condivisione (economia basata sull' open source (in senso lato), i servizi creati sono prevalentemente gratuiti su interazioni di base a largo consumo, prevedendo personalizzazioni e processi consulenziali personalizzati derivati).
  • azione di portata globale (capacità e possibilità di rendere estendibile su larga scala le idee, le prassi sperimentate in un contesto pilota, che siano risultate particolarmente efficaci).

LoAd si accosta alle linee di principio de
Il Cluetrain Manifesto


mercati online …

I mercati online cominciano a organizzarsi da soli molto più rapidamente delle aziende che tradizionalmente li rifornivano.
Grazie alla rete, i mercati diventano più informati, più intelligenti e più esigenti rispetto alle qualità che invece mancano nella maggior parte delle aziende.




95 TESI
firmatari & commenti



1. I mercati sono conversazioni.
2. I mercati sono fatti di esseri umani, non di segmenti demografici.
3. Le conversazioni tra esseri umani suonano umane. E si svolgono con voce umana.
4. Sia che fornisca informazioni, opinioni, scenari, argomenti contro o divertenti digressioni, la voce umana è sostanzialmente aperta, naturale, non artificiosa.
5. Le persone si riconoscono l’un l’altra come tali dal suono di questa voce.
6. Internet permette delle conversazioni tra esseri umani che erano semplicemente impossibili nell’era dei mass media.
7. Gli iperlink sovvertono la gerarchia.
8. Sia nei mercati interconnessi che tra i dipendenti delle aziende intraconnessi, le persone si parlano in un nuovo modo. Molto più efficace.
9. Queste conversazioni in rete stanno facendo nascere nuove forme di organizzazione sociale e un nuovo scambio della conoscenza.
10. Il risultato è che i mercati stanno diventando più intelligenti, più informati, più organizzati. Partecipare a un mercato in rete cambia profondamente le persone.
11. Le persone nei mercati in rete sono riuscite a capire che possono ottenere informazioni e sostegno più tra di loro, che da chi vende. Lo stesso vale per la retorica aziendale circa il valore aggiunto ai loro prodotti di base.
12. Non ci sono segreti. Il mercato online conosce i prodotti meglio delle aziende che li fanno. E se una cosa è buona o cattiva, comunque lo dicono a tutti.
13. Ciò che accade ai mercati accade anche a chi lavora nelle aziende. L’entità metafisica chiamata "L’Azienda" è la sola cosa che li divide.
14. Le aziende non parlano con la stessa voce di queste nuove conversazioni in rete. Vogliono rivolgersi a un pubblico online, ma la loro voce suona vuota, piatta, letteralmente inumana.
15. Appena tra qualche anno, l’attuale "omogeneizzata" voce del business – il suono della missione aziendale e delle brochures – sembrerà artefatta e artificiale quanto il linguaggio della corte francese nel settecento.
16. Le aziende che parlano il linguaggio dei ciarlatani già oggi non stanno più parlando a nessuno.
17. Se le aziende pensano che i loro mercati online siano gli stessi che guardavano le loro pubblicità in televisione, si stanno prendendo in giro da sole.
18. Le aziende che non capiscono che i loro mercati sono ormai una rete tra singoli individui, sempre più intelligenti e coinvolti, stanno perdendo la loro migliore occasione.
19. Le aziende possono ora comunicare direttamente con i loro mercati. Se non lo capiscono, potrebbe essere la loro ultima occasione.
20. Le aziende devono capire che i loro mercati ridono spesso. Di loro.
21. Le aziende dovrebbero rilassarsi e prendersi meno sul serio. Hanno bisogno di un po’ di senso dell’umorismo.
22. Avere senso dell’umorismo non significa mettere le barzellette nel sito web aziendale. Piuttosto, avere dei valori, un po’ di umiltà, parlar chiaro e un onesto punto di vista.
23. Le aziende che cercano di "posizionarsi" devono prendere posizione. Nel migliore dei casi, su qualcosa che interessi davvero il loro mercato.
24. Vanterie ampollose del tipo "Siamo posizionati per essere il primo fornitore di XYZ" non costituiscono un posizionamento.
25. Le aziende devono scendere dalla loro torre d’avorio e parlare con la gente con la quale vogliono entrare in contatto.
26. Le Pubbliche Relazioni non si relazionano con il pubblico. Le aziende hanno una paura tremenda dei loro mercati.
27. Parlando con un linguaggio lontano, poco invitante, arrogante, tengono i mercati alla larga.
28. Molti programmi di marketing si basano sulla paura che il mercato possa vedere cosa succede realmente all’interno delle aziende.
29. Elvis l’ha detto meglio di tutti: "Non possiamo andare avanti sospettandoci a vicenda".
30. La fedeltà a una marca è la versione aziendale della coppia fissa, ma la rottura è inevitabile ed è in arrivo. Poiché sono in rete, i mercati intelligenti possono rinegoziare la relazione con incredibile rapidità.
31. I mercati in rete possono cambiare fornitore dalla sera alla mattina. I lavoratori della conoscenza in rete possono cambiare datore di lavoro nel tempo dell’intervallo del pranzo. Le vostre "iniziative di downsizing" ci hanno insegnato a domandarci "La fedeltà? Cos’è?"
32. I mercati intelligenti troveranno i fornitori che parlano il loro stesso linguaggio.
33. Imparare a parlare con voce umana non è un gioco di società. E non può essere improvvisato a un qualsiasi convegno solo per darsi un tono.
34. Per parlare con voce umana, le aziende devono condividere i problemi della loro comunità.
35. Ma prima, devono appartenere a una comunità.
36. Le aziende devono chiedersi dove finisce la loro cultura di impresa.
37. Se la loro cultura finisce prima che inizi la comunità, allora non hanno mercato.
38. Le comunità umane sono basate sulla comunicazione – su discorsi umani su problemi umani.
39. La comunità della comunicazione è il mercato.
40. Le aziende che non appartengono a una comunità della comunicazione sono destinate a morire.
41. Le aziende fanno della sicurezza una religione, ma si tratta in gran parte di una manovra diversiva. Più che dai concorrenti, la maggior parte si difende dal mercato e dai suoi stessi dipendenti.
42. Come per i mercati in rete, le persone si parlano direttamente anche dentro l’azienda – e non proprio di regole e regolamenti, comunicazioni della direzione, profitti e perdite.
43. Queste conversazioni si svolgono oggi sulle intranet aziendali. Ma solo quando ci sono le condizioni.
44. Di solito le aziende impongono l’intranet dall’alto, per distribuire documenti sulla politica del personale e altre informazioni aziendali che i dipendenti fanno del loro meglio per ignorare.
45. Le intranet emanano noia. Le migliori sono quelle costruite dal basso da singole persone che si impegnano per dare vita a qualcosa di molto più valido: una conversazione aziendale in rete.
46. Una intranet in buona salute organizza i dipendenti nel più ampio significato del termine. Il suo effetto è più radicale di qualsiasi piattaforma sindacale.
47. Se questo spaventa a morte le aziende, è pur vero che esse dipendono fortemente dalle intranet aperte per far emergere e condividere le conoscenze più importanti. Devono resistere all’impulso di "migliorare" o tenere sotto controllo queste conversazioni in rete.
48. Quando le intranet aziendali non sono condizionate da timori o da un eccesso di regole, incoraggiano un tipo di conversazione molto simile a quella dei mercati in rete.
49. Gli organigrammi funzionavano nella vecchia economia, in cui i piani dovevano essere ben compresi da tutta la piramide gerarchica e dettagliati piani di lavoro potevano scendere dall’alto.
50. Oggi, l’organigramma è fatto di link, non di gerarchie. Il rispetto per la conoscenza vince su quello per l’autorità astratta.
51. Gli stili di management basati sul comando e sul controllo derivano dalla burocrazia e al tempo stesso la rafforzano. Il risultato sono la lotta per il potere e una cultura di impresa paranoica.
52. La paranoia uccide la conversazione. Questo è il punto. Ma la mancanza di conversazione uccide le aziende.
53. Ci sono due conversazioni in corso. Una all’interno dell’azienda, l’altra con il mercato.
54. Nessuna delle due va bene, nella maggior parte dei casi. Quasi sempre, alla base del fallimento ci sono le vecchie idee di comando e controllo.
55. Come politica di impresa, queste idee sono velenose. Come strumenti, sono fuori uso. Comando e controllo sono visti con ostilità dai lavoratori della conoscenza e con sfiducia dai mercati online.
56. Queste due conversazioni vogliono parlare l’una con l’altra. Parlano lo stesso linguaggio. Si riconoscono l’un l’altra dalla voce.
57. Le aziende intelligenti si faranno da parte per far accadere l’inevitabile il prima possibile.
58. Se la volontà di farsi da parte è presa come parametro del quoziente di intelligenza, allora veramente poche aziende si mostrano rinsavite.
59. Seppur subliminalmente, milioni di persone sulla rete percepiscono ormai le aziende come strane finzioni legali che fanno di tutto perché queste due conversazioni non si incontrino.
60. Questo è suicidio. I mercati vogliono parlare con le aziende.
61. E’ triste, ma la parte di azienda con cui i mercati vogliono parlare è spesso nascosta dietro una cortina di fumo, il cui linguaggio suona falso – e spesso lo è.
62. I mercati non vogliono parlare con ciarlatani e venditori ambulanti. Vogliono partecipare alle conversazioni che si svolgono dietro i firewall delle aziende.
63. Sveliamoci e parliamo di noi: quei mercati siamo Noi. Vogliamo parlare con voi.
64. Vogliamo accedere alle vostre informazioni, ai vostri progetti, alle vostre strategie, ai vostri migliori cervelli, alle vostre vere conoscenze. Non ci accontentiamo delle vostre brochures a 4 colori, né dei vostri siti Internet sovraccarichi di bella grafica ma senza alcuna sostanza.
65. Noi siamo anche i dipendenti che fanno andare avanti le vostre aziende. Vogliamo parlare ai clienti direttamente, con le nostre voci e non con i luoghi comuni delle brochures.
66. Come mercati, come dipendenti, siamo stufi a morte di ottenere le informazioni da un lontano ente di controllo.
67. Come mercati, come dipendenti, ci domandiamo perché non ci ascoltate. Sembrate parlare una lingua diversa.
68. Il linguaggio tronfio e gonfio con cui parlate in giro – nella stampa, ai congressi – cosa ha a che fare con noi?
69. Forse fate una certa impressione sugli investitori. Forse fate una certa impressione in Borsa. Ma su di noi non fate alcuna impressione.
70. Se non fate alcuna impressione su di noi, i vostri investitori possono andare a fare un bagno. Non lo capiscono? Se lo capissero, non vi lascerebbero parlare così.
71. Le vostre vecchie idee di "mercato" ci fanno alzare gli occhi al cielo. Non ci riconosciamo nelle vostre previsioni – forse perché sappiamo di stare già da un’altra parte.
72. Questo nuovo mercato ci piace molto di più. In effetti, lo stiamo creando noi.
73. Siete invitati, ma è il nostro mondo. Levatevi le scarpe sulla soglia. Se volete trattare con noi, scendete dal cammello.
74. Siamo immuni dalla pubblicità. Semplicemente dimenticatela.
75. Se volete che parliamo con voi, diteci qualcosa. Tanto per cambiare, fate qualcosa di interessante.
76. Abbiamo qualche idea anche per voi: alcuni nuovi strumenti, alcuni nuovi servizi. Roba che pagheremmo volentieri. Avete un minuto?
77. Siete troppo occupati nel vostro business per rispondere a un’e-mail? Oh, spiacenti, torneremo. Forse.
78. Volete i nostri soldi? Noi vogliamo la vostra attenzione.
79. Interrompete il viaggio, uscite da quell’auto-coinvolgimento nevrotico, venite alla festa.
80. Niente paura, potete ancora fare soldi. A patto che non sia l’unica cosa che avete in mente.
81. Avete notato che di per sé i soldi sono qualcosa di noioso e a una sola dimensione? Di cos’altro possiamo parlare?
82. Il vostro prodotto si è rotto. Perché? Vorremmo parlare col tipo che l’ha fatto. La vostra strategia aziendale non significa niente. Vorremmo scambiare due parole con l’amministratore delegato. Che vuol dire che "non c’è"?
83. Vogliamo che prendiate sul serio 50 milioni di noi almeno quanto prendete sul serio un solo reporter del Wall Street Journal.
84. Conosciamo alcune persone della vostra azienda. Sono piuttosto bravi online. Ne nascondete altri, di bravi? Possono uscire ed entrare in gioco anche loro?
85. Quando abbiamo delle domande, ci cerchiamo l’un l’altro per le risposte. Se non esercitaste un tale controllo sulle "vostre persone", sarebbero anche loro tra le persone che cercheremmo.
86. Quando non siamo occupati a fare il vostro "mercato target", molti di noi sono le vostre persone. Preferiamo chiacchierare online con gli amici che guardare l’orologio. Questo farebbe conoscere il vostro nome molto di più del vostro sito internet da un milione di dollari. Ma siete voi a dirci che è la Divisione Marketing che deve parlare al mercato.
87. Ci piacerebbe che sapeste cosa sta succedendo qui. Sarebbe davvero bello. Ma sarebbe un grave errore pensare che ce ne stiamo con le mani in mano.
88. Abbiamo di meglio da fare che preoccuparci se riuscirete a cambiare in tempo. Il business è solo una parte della nostra vita. Sembra essere invece tutta la vostra. Pensateci: chi ha bisogno di chi?
89. Il nostro potere è reale e lo sappiamo. Se non riuscite a vedere la luce alla fine del tunnel, arriverà qualcuno più attento, più interessante, più divertente con cui giocare.
90. Anche nel peggiore dei casi, la nostra nuova conversazione è più interessante della maggior parte delle fiere commerciali, più divertente di ogni sitcom televisiva, e certamente più vicina alla vita di qualsiasi sito web aziendale.
91. Siamo leali verso noi stessi, - i nostri amici, i nostri nuovi alleati, i nostri conoscenti, persino verso i nostri compagni di battute. Le aziende che non fanno parte di questo mondo non hanno nemmeno un futuro.
92. Le aziende stanno spendendo miliardi di dollari per il problema dell’Anno 2000. Come fanno a non sentire la bomba a orologeria nei loro mercati? La posta in gioco è persino più alta.
93. Siamo dentro e fuori le aziende. I confini delle nostre conversazioni sembrano il Muro di Berlino di oggi, ma in realtà sono solo una seccatura. Sappiamo che stanno crollando. Lavoreremo da entrambe le parti per farle venire giù.
94. Alle aziende tradizionali le conversazioni online possono sembrare confuse. Ma ci stiamo organizzando più rapidamente di loro. Abbiamo strumenti migliori, più idee nuove, nessuna regola che ci rallenti.
95. Ci stiamo svegliando e ci stiamo linkando. Stiamo a guardare, ma non ad aspettare.



La traduzione italiana è di Luisa Carrada
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Copyright versione inglese © 1999 Levine, Locke, Searls & Weinberger.
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