9 feb 2011

Rifiuti 0 o Futuro 0

09/02/2011




Nota: il comunicato che segue, è stato scritto a più mani, da diverse persone appartenenti a diversi gruppi, associazioni, spontanei cittadini, con diverse linee politiche, sensibilità, analisi, ma che stanno apprendendo un modo di organizzarsi spontaneo, stanno apprendendo come autorganizzarsi sul territorio, per difenderlo, ma anche per iniziare a mettere in rete le proprie competenze, i propri saperi, le proprie sensibilità, con quelle esterne, con i loro nodi a cui sono legate.
Stiamo imparando a essere un "organismo" superiore alle singole individualità, stiamo sbagliando, ma stiamo apprendendo dai nostri errori, stiamo arretrando dalle nostre posizioni, mettendole in discussione, per vedere le cose da altre prospettive, grazie al confronto allo scambio tra visioni differenti.
Questi processi non sono semplici, è necessaria fiducia reciproca, nei singoli e nelle capacità di lavoro di gruppo, è necessaria elasticità mentale, è necessaria passione, empatia, ma soprattutto vedere meta- obiettivi comuni, compatibili e rafforzantisi in obiettivi più complessi che stanno iniziando a maturare. 
Non so come si svolgerà questo processo a Taranto, ma vedere un semplice documento di Google Doc, elaborato a più mani, da postazioni differenti, da tante persone, e vedere che il risultato finale, ha corretto errori, ha portato nuovi elementi rispetto alla prima traccia, poter verificare le varie tracce, correggere senza polemizzare, ma anzi costruire e rafforzare le opinioni altrui è come vedere un bambino che sta crescendo, che sta apprendendo, che sta compiendo errori ma si sta correggendo e augurarsi sinceramente, con amore di genitore che possa essere superiore in competenze, espressione, intelligenza, al prodotto di ogni singolo apporto.

I processi partecipativi in Wiki si saldando con il territorio.
Documento Modificabile qui.

Comunicato Stampa

Taranto 10/02/2011

Rifiuti 0 o Futuro 0

Domande aperte alle istituzioni, locali, provinciali, regionali, nazionali ed europee.
A partire dall’assemblea pubblica di Giovedì 10 Febbraio a Statte, alle ore 17 in piazza San Antonio, nella quale invitiamo pubblicamente  il Sindaco di Statte Angelo  Miccolis (e  invitiamo a esprimersi pubblicamente anche i  rappresenti di Taranto, della Provincia, della Regione, del Ministero dell’Ambiente e del Consiglio d’Europa).


Ci chiediamo In che maniera si stiano favorendo i processi di Riconversione del ciclo produttivo del martoriato territorio tarantino da pratiche industriali di sfruttamento e mortificazione del suolo, del lavoro, della salute, dell’ambiente,  della cultura e dei saperi ?


Emergenza rifiuti
L'emergenza campana ha fatto emergere un'intera Comunità su una presa d'atto inequivocabile, persino la Provincia che ci aveva accolto come “pubblico non ordinato” ora muove dubbi e perplessità sulla assoluta mancanza di trasparenza del trasporto dei rifiuti.  Frutto di una gestione del loro ciclo folle, riflesso di una società ormai in piena schizofrenia di produzione, di aggressione al territorio, di materie prime erose, produttività ai massimi livelli, di ciminiere sempre fumanti, lavoratori sotto stress e con i piedi immersi nell'inquinamento che si espande al territorio. Riconvertire l'economia senza mettere in critica gli errori fatti nel passato che hanno portato a queste conseguenze, non farà certo prefigurare il prossimo scenario possibile per Taranto, ovvero divenire piastra logistica per il Sud Europa con l'arrivo di nuove merci, vendute in mezza Europa che non abbiamo difficoltà a pensare torneranno come rifiuti da mandare in discariche (10 milioni di ampliamenti di m3 per le tre discariche in provincia) oltre a 2 inceneritori che produrrebbero ulteriore diossina.
Perchè il vero problema dei rifiuti sono quelli industriali che rappresentano il 70% del volume totale di quelli prodotti e che purtroppo ancora non riescono ad essere tracciati dalla loro produzione al loro smaltimento, per cui la sola raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani risolverebbe solo parte del problema, ma non il problema in generale.


Guardare ai migliori modelli internazionali
Allora rilanciamo la necessità che i lavoratori, le piccole attività commerciali e artigianali, gli studenti stessi, i disoccupati della raccolta differenziata, e tutte le altre componenti sociali che sentono la necessità di riconvertire il territorio si colleghino  a realtà internazionali che rappresentano i migliori modelli, in termini di capacità di generare economie, basate il più possibile sul coinvolgimento partecipativo di tutti gli operatori produttivi e degli abitanti del territorio, con una migliore efficienza di incisione sulla spesa pubblica e sull’ambiente. Guardare alle migliori pratiche Internazionali emergenti, imitandole, migliorandole se possibile  o contestualizzandole al nostro territorio, a partire dalla Strategia sui Rifiuti Zero, cioè riciclo totale.
Le forti contraddizioni esistenti  tra riconversione economica, salvaguardia dell'ambiente, gestione di flussi di merci (futuri rifiuti) portano necessariamente a rivedere il modello economico e prendere coscienza della necessità di pianificare il nostro futuro che non puo’ essere affidato ad una delega in bianco. Occorre, inoltre essere sempre vigili e partecipi sulle attività di ogni discarica, su ogni ampliamento, su  tutti i camion che perdono percolato, su ogni inceneritore, in breve su ogni aggressione al nostro futuro.


Le domande a cui vorremmo darci una risposta
Per questo poniamo le seguenti domande ai sindaci di Statte, Lizzano, Taranto, ma anche ai rappresentanti di Provincia, Regione, nonché al Ministero dell'Ambiente ed al Parlamento Europeo, ci aspettiamo delle risposte. La strategia dei Rifiuti Zero rappresenta un tassello del processo di riconversione del territorio, vorremmo sapere come ciascun rappresentante istituzionale intende attuare o meglio facilitare  questo progetto.


1) A che punto sono i ricorsi effettuati presso gli organi amministrativi, in particolare al consiglio di Stato in secondo grado, dopo che il T.A.R lo ha respinto in primo grado? E se dovesse cadere l’art. 41 della Costituzione come si prospetta e paventa?


2) La perizia del noto geologo () di fama internazionale a cosa potrà servire se non si pone un limite alla durata delle attività delle discariche, ammesso che ci sia una durata limitata?


3) Le nuove cave presenti come dovranno essere riempite? Vogliamo conoscere ogni variazione di attività delle cave ora interessate all’attività mineraria, ogni appalto dovrà essere riconosciuto da questo comitato e dai cittadini. Vogliamo che tutto sia certificato mediante documentazione.


4) Il SISTRI ( www.sistri.it) (Sistema Tracciabilità Rifiuti Industriali), prorogato al 31 maggio 2011, ha creato un vuoto legislativo, che permette una zona franca nel trasporto e nello smaltimento dei rifìuti di tipo industriale. Il Protocollo della Regione Puglia avrebbe dovuto fissare prescrizioni e controlli piu’ rigorosi per compensare il  vuoto legislativo. Ora come pensate di gestire  la tracciabilità del trasporto e del contenuto?


5) Obiettivi  della differenziata di Statte, sarebbero del 65- 80% in proiezione, la restante parte di rifiuti dove andrà a finire? Negli inceneritori di prossima apertura? In un territorio che produce ingenti quantitativi di diossine, e ulteriori agenti inquinanti che minano la salute dei cittadini, sarebbe pura follia di un sistema economico ormai impazzito attivare degli inceneritori.


6) Ritenete importante la nascita di attività sul territorio (centri di riciclo e di riutilizzo, come esistono in altri località  affinchè il processo dei rifiuti abbia successo? Quali sono i modelli che volete imitare o ai quali intendete fare riferimento? Quando questo processo verrà avviato anche a Taranto?
7) A quando l'eliminazione dei cassonetti e quanto inciderà in termini di vantaggi economici e occupazionali la raccolta differenziata sulle famiglie di Statte?

In attesa di risposte iniziamo a elaborare le nostre soluzioni


Cittadini di Taranto e Provincia in mobilitazione.