Il 23 Aprile esattamente un giorno prima del lancio ufficiale di SpotUs.it, progetto che abbiamo seguito fin dalla gestazione, chiediamo ad uno dei suoi fondatori Federico Bo (che spesso collabora con LoAd su altri progetti) di farsi delle domande e darsi delle risposte, in merito a questo nuovo progetto. Con garbo e un pizzico di autoironia ci illustra questo progetto di giornalismo partecipato e d'inchiesta che si basa sul crowdfunding.
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Per maggiori info vedere anche:
Estratto del messaggio di David:
"Spotus.it è un'organizzazione separata da Spot.Us, ma la nostra missione è simile: cercare di finanziare giornalismo indipendente che realizzi inchieste importanti. E, ancora di più, crediamo di poterlo fare in collaborazione con voi: questo è quello che fa funzionare questo progetto".
- Progetto su Kublai ( contatta i fondatori di SpotUs.it direttamente su Kublai, Federico Bo, Antonella Napolitano, Antonio Badalamenti).
- Genesi del progetto
- Articolo su Apogeonline sul crowdfunding in Italia (di Giovanni Boccia Artieri)
Che cos'è Spot.Us Italia?
Federico: E' una piattaforma, un processo, un modello di finanziamento "dal basso" di inchieste giornalistiche (scritte, fotoreportage, videoinchieste). L'idea originale di Spot.Us è di David Cohn, giovane esperto americano di new media e giornalismo partecipativo.
Come funziona?
Federico: Cittadini, anche a nome di comitati, associazioni, gruppi online propongo inchieste legate al territorio, al quotidiano, al mondo del lavoro.
Reporter freelance "adottano" una proposta o ne propongono una e ne fissano il costo di realizzazione. Gli utenti della piattaforma, oltre a commentare e votare per far emergere le proposte più interessanti, possono effettuare donazioni per finanziare l'inchiesta.
Se l'inchiesta viene finanziata, il reporter comincia a realizzarla, sotto la supervisione di un redattore di Spot.Us Italia che, in cambio, riceverà il 10% del finanziamento. Il reporter terrà aggiornati gli utenti durante la realizzazione, potendo anche chiedere l'aiuto della community sotto forma di informazioni e consigli.
Quando l'inchiesta è pronta e ha passato il vaglio redazionale, viene pubblicata sulla piattaforma con licenza Creative Commons.
Se una proposta interessa una testata giornalistica, questa può finanziarla almeno al 50%, ottenendo in cambio il diritto di pubblicarla in anteprima.
Federico: E' una piattaforma, un processo, un modello di finanziamento "dal basso" di inchieste giornalistiche (scritte, fotoreportage, videoinchieste). L'idea originale di Spot.Us è di David Cohn, giovane esperto americano di new media e giornalismo partecipativo.
Come funziona?
Federico: Cittadini, anche a nome di comitati, associazioni, gruppi online propongo inchieste legate al territorio, al quotidiano, al mondo del lavoro.
Reporter freelance "adottano" una proposta o ne propongono una e ne fissano il costo di realizzazione. Gli utenti della piattaforma, oltre a commentare e votare per far emergere le proposte più interessanti, possono effettuare donazioni per finanziare l'inchiesta.
Se l'inchiesta viene finanziata, il reporter comincia a realizzarla, sotto la supervisione di un redattore di Spot.Us Italia che, in cambio, riceverà il 10% del finanziamento. Il reporter terrà aggiornati gli utenti durante la realizzazione, potendo anche chiedere l'aiuto della community sotto forma di informazioni e consigli.
Quando l'inchiesta è pronta e ha passato il vaglio redazionale, viene pubblicata sulla piattaforma con licenza Creative Commons.
Se una proposta interessa una testata giornalistica, questa può finanziarla almeno al 50%, ottenendo in cambio il diritto di pubblicarla in anteprima.
Qual è l'obbiettivo del progetto?
Federico: Vogliamo contribuire a ricostruire l'agenda dei media del nostro paese, rivitalizzando il giornalismo d'inchiesta attraverso un dialogo costante con i cittadini. Vogliamo anche che vi sia una riappropriazione del “racconto della realtà” da parte della società civile. Cerchiamo di farci indicare la strada per indagare sotto la superficie di una realtà rappresentata spesso in modo distorto e illusorio.
Quale invito ti senti di fare a cittadini e reporter?
Federico: Ai cittadini chiedo di partecipare attivamente, con proposte e con commenti,valutazioni e donazioni che permettano di far emergere i temi che più stanno loro a cuore.
Ai reporter, ai freelance, ai blogger professionisti (o quasi...) chiediamo di collaborare con i cittadini, adottando le loro proposte e di mettere la loro professionalità in gioco, sperimentando insieme a noi questi nuovi modelli di raccolta e pubblicazione dei contenuti giornalistici.
Federico: Vogliamo contribuire a ricostruire l'agenda dei media del nostro paese, rivitalizzando il giornalismo d'inchiesta attraverso un dialogo costante con i cittadini. Vogliamo anche che vi sia una riappropriazione del “racconto della realtà” da parte della società civile. Cerchiamo di farci indicare la strada per indagare sotto la superficie di una realtà rappresentata spesso in modo distorto e illusorio.
Quale invito ti senti di fare a cittadini e reporter?
Federico: Ai cittadini chiedo di partecipare attivamente, con proposte e con commenti,valutazioni e donazioni che permettano di far emergere i temi che più stanno loro a cuore.
Ai reporter, ai freelance, ai blogger professionisti (o quasi...) chiediamo di collaborare con i cittadini, adottando le loro proposte e di mettere la loro professionalità in gioco, sperimentando insieme a noi questi nuovi modelli di raccolta e pubblicazione dei contenuti giornalistici.
Nota:
Cosa è un'antescoop?
E' esattamente come un flashback di un film, ovvero rielaborare a freddo e a posteriori, un'informazione presa in anticipo, prima che diventasse fatto, "registrando" su carta, immagini e video, le informazioni del momento e rielaborarle dopo un certo lasso di tempo. E' un pò un mettersi alla prova, autoverificare le proprie affermazioni, sia giuste e sbagliate, una prova di onestà intellettuale, (questo ovviamente è un atto di fiducia e di correttezza che spesso non è dimostrabile, proprio perchè tutto vuole basarsi su un patto di lealtà). E' un modo di mettersi in gioco e di poter rivedere senza timori e sensi di colpa eventuali affermazioni giuste o sbagliate pensate tempo prima, relative ad un progetto.
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