Alcuni giorni fa ho provato a contattare telefonicamente la società Per Micro, che si occupa di microcredito sociale, che opera come micro venture capitalist nei confronti di chi abbia progetti in particolare a carattere sociale.
Mi ha risposto una operatrice sicura, precisa e rapida.
La chiamata è stata grosso modo, un seguirsi di presentazioni, "Buonasera siamo Permicro in cosa possisamo esserLe utile"?, "Buonasera sono Walter Giacovelli" chiamo perchè sarei interessato a una delle vostre forme di credito a progetti a carattere sociale.
"Lei da dove chiama?", "Da Taranto in Puglia"...silenzio 3 secondi...mmmh nmmmhh "Mi spiace ma il servizio non è ancora coperto nel Suo territorio"....
Allora io colgo la palla al balzo dicendo, bene potrebbe essere un'ottima occasione per introdurlo in Puglia, conosco amici e persone che collaborano anche col nostro progetto esperte di fundraising e di credito sociale, potrebbero essere degli advisor per la Vostra espansione...
"mmmmmmhhhmmhh si in effetti, ci invii un'email Le faremo sapere....."
L'email l'ho mandata 5 giorni fa, ma ancora non ho avuto risposta, credo che non siano interessati quindi ad espandere il servizio in Puglia :-(
Per fortuna che poi 3 giorni dopo ho avuto un'idea di fundraising, adesso la svilupperò, sono sempre più convinto che le soluzioni me le devo creare da me in questo stato di cose...
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L'ambiente in cui si muove LoAd, è fatto di relazioni collaborative, processi socio-economici che emergono e che si autorganizzano, generando soluzioni a volte sperimentali, pioneristiche e talvolta anche innovative, come quelle che seguo nell'ambito di Kublai e del Peeripato, che sono in prima linea con me a seguire soprattutto come possano attivarsi processi sociali ed economici, in una realtà martoriata dalla disoccupazione, dal precariato e da studenti che si troveranno a breve a una di queste due scelte con molta probabilità, aggravate dal dissesto economico ed ambientale.
Nelle tematiche ambientali ed in particolare in quest'ultima legata "all'emergenza rifiuti" dalla Campania, che guarda caso riguarderà 3 discariche del territorio di Taranto, nell'operazione Solidarietà verso la Campania lanciata dalla Regione Puglia; Nel sito di Solidarietà verso la Campania, ci sono dati e atti sicuramente non sufficienti, parametri di misurazioni, metodi di rilevamento, che non possono essere sottovalutati, specie in ragione di categorie di rifiuti speciali che necessitano la massima attenzione e meticolosità di controlli.
Diverse istanze di cittadini differenti che sono solo la punta di un iceberg di insoddisfazione nei confronti sia degli amministratori della Pubblica Amministrazione a vari livelli, che di un modello e concezione di sviluppo economico, fatto per agevolare gli interessi di poche lobby imprenditoriali e finanziarie, a scapito delle risorse comuni, che in realtà sono ad uso e consumo delle stesse.
Lo stesso ha determinato e sta facendo del territorio, la cloaca d'Europa, per cui è necessario non solo arginare e fermare questi modelli che incidono negativamente sulla comunità, ma la stessa deve iniziare a riprogettare nuovi modelli e forme di sviluppo, che vadano in un' altra direzione, fatta di capacità di autoprodurre sia beni materiali e che immateriali (servizi), i quali spontaneamente si associano, creando reti di valore, paritarie, non gerarchiche e mutualistiche; attente nei confronti dell'ambiente e delle risorse comuni o che dovrebbero essere considerate tali.
Questo è il Comunicato Stampa della Conferenza dei Servizi avvenuta oggi.
Cittadini di Taranto e Provincia in mobilitazione 4 gennaio 2011
La mobilitazione di lunedi 3 gennaio 2011 davanti ai cancelli della discarica Italcave di Statte ha rappresentato un importante momento di partecipazione attiva da parte di numerosi cittadini.
Il blocco per cinque ore consecutive dei Tir provenienti dalla Campania è stato un atto concreto per dire NO alla gestione dei rifiuti mediante discariche, per denunciare controlli approssimativi sulla qualità dei rifiuti che giungono nelle discariche esistenti sul nostro territorio, per contrastare il loro ampliamento e per l’effettuazione di idonei carotaggi all’interno delle discariche.
Il presidio, oltre ad aver consegnato una prima importante vittoria ai manifestanti, è stato anche l’occasione per avanzare una immediata richiesta: il trasferimento del ‘tavolo tecnico’ sull’operazione ‘solidarietà Campania’ dalla sede di Bari alla sede di Taranto con discussione della stessa in presenza di una delegazione di cittadini. La richiesta è stata avanzata in Regione per intermediazione di un parlamentare presente al presidio che, dopo accordi verbali intercorsi con assessori, alla presenza di cittadini e giornalisti, ha confermato l’accoglimento della richiesta.
Oggi, 4 gennaio 2011, questa richiesta è stata disattesa. Nostro malgrado siamo costretti a confermare la nostra diffidenza nei confronti delle Istituzioni poiché la presenza di una delegazione di cittadini in sede di discussione non è stata ammessa.
Di fronte ad una pretestuosa giustificazione che chiama in causa le ‘ragioni di Stato’ non possiamo che mostrare sconcerto poiché, mentre democraticamente i cittadini sono stati disponibili al dialogo e largamente propositivi, come dimostrato nel corso della conferenza pubblica che ha preceduto il ‘tavolo tecnico’, in maniera non altrettanto democratica sono stati invece esclusi da un tavolo di confronto ufficiale. Pertanto, rigettiamo l’invito di una nostra partecipazione solo a conclusione della discussione svoltasi a ‘porte chiuse’ ritenendolo non pertinente, irrispettoso e strumentale al fine di avallare posizioni già concordate in nostra assenza.
Ancora una volta i rappresentanti istituzionali hanno perso un’occasione: acquisire credibilità e fiducia di fronte alla cittadinanza. Avremmo voluto sbagliarci ma grazie alla nostra determinazione è emerso un grave dato di fatto: non esiste alcuna volontà di includere ufficialmente i cittadini nei processi decisionali che riguardano la sicurezza pubblica.
Ne prendiamo atto ed aggiungiamo che non ci fermeremo.
Consapevoli che si tratta di una lunga battaglia, invitiamo, ogni cittadino a contribuire alla tutela dei nostri diritti, della nostra salute e del nostro territorio partecipando alla prossima Assemblea che si terrà in via Arco Paisiello G18, domenica 9 gennaio alle ore 17.00, in città vecchia a Taranto.
Cittadini di Taranto e Provincia in mobilitazione
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Tre giorni fa insieme a Giovanni D'Aloia aka Jo Kino, di Kinovan, abbiamo fatto partire questa iniziativa, abbiamo inserito un conto alla rovescia associato ai nostri progetti, segnava 97 giorni, dopo di che in questi 3 mesi se non fossimo riusciti a trovare finanziamento ai nostri progetti, li avremmo chiusi.
Ho postato sul mio blog, che in genere non viene mai commentato da nessuno, come molte cose che scrivo, progetti compresi, non so mai se sono apprezzati, capite, lasciano stupore o altro.
Ma non ho mai cercato applausi e consensi per cui mi importa solo sapere che ci sia ascolto e comprensione.
Evidentemente ciò è avvenuto, al di là dei numerosi commenti ed attestati di stima e di aiuto che sono arrivati, sia nel blog che in privato, segno tangibile che questa narrativa (cliccate sul conto alla rovescia), in effetti tocca le corde di un sentire comune, nell'era della precarizzazione dove mai come ora si fa sentire forse più del medioevo la divisione sociale in classi. Chi lancia degli ultimatum di questo tipo, sfidando a uscire allo scoperto, amici, nemici, franchi tiratori, detrattori, alleati, simpatizzanti e lacchè, diventa nell'immaginario collettivo un moderno Don Chisciotte, ma qui non ci sono idealisti che hanno la testa fra le nuvole, il meccanismo si è inceppato, i processi di accumulazione a livello mondiale sono fermi, per cui gli idealisti sono coloro che pensano che il Sistema così come è possa reggere a lungo, ormai sta implodendo è chiaro.
Noi vogliamo solo provare ad andare in una direzione, processi che ottimizzano risorse, aprono nuove frontiere, vogliamo sperimentare, se sbaglieremo ne pagheremo le conseguenze ma sarà un danno indolore nella Società, ma se invece avremmo contribuito a ottimizzare le risorse, a facilitare processi collaborativi, forse e sottolineo forse, saremmo stati molto concreti e pragmatici, dialettici con i processi socio-economici in atto. Altri insieme a noi, dopo di noi, saranno più bravi a correggere il tiro, a completare questo processo complesso e delicato che rappresenta una sfida non solo in termini personali e piccolo borghesi, ma in termini di accesso alle risorse, loro condivisione e sui modelli organizzativi.
Ci metto la faccia e porto in prima persona questa che considero una battaglia, che non è personalistica e piccolo-borghese, pro domo mea, se avessi voluto attivare una società, l'avrei fatto parecchio tempo fa, con escamotage, scambi di favore, e chissà in quali altri modi, in cui avrei messo a frutto la creatività per scopi e fini personalistici. Ma a chi avrebbe giovato? a me stesso e basta! Questo non mi importa, per cui ciò che mi sta veramente a cuore è individuare una strada, un percorso per cui persone che hanno idee, visioni, progetti, modi di organizzarsi condividendo risorse e idee, con la logica open source, possano avere la possibilità di realizzare questi processi, a maggior ragione se sono precari, disoccupati, di una classe sociale subalterna.
E' una sfida a cambiare le logiche del sistema capitalistico nella sua fase globalizzata e decadente, iniziare ad apprendere le forme di un nuovo modello organizzativo e collaborativo, così come i processi storici ce li stanno fornendo, con termini quali "social", "sharing", "peering", "wiki", "open source".
Se questo non verrà permesso a noi e ad altri milioni come noi, allora vorrà dire che il processo con cui questa società si evolverà sarà traumatico in maniera inevitabile.
A-Maze è un gioco di corsa e orientamento, giocato nella città di Matera. è una corsa a coppie, durante la quale si debbono risolvere enigmi, trovare indizi, mentre si è inseguiti da misteriosi personaggi.
Chi può giocare? Tutti i ragazzi che abbiano compiuto almeno 14 anni, per chi ha un età compresa tra i 14 ed i 18 anni, sarà necessaria la presentazione di un'autorizzazione firmata dai genitori, una squadra non può essere composta da due giocatori minorenni.
Come mi devo vestire? Vestiti comodi, (tute da ginnastica, abbigliamento sportivo), scarpe adatte alla corsa (ginnastica).
A che ora e dove inizia il gioco? Quanto dura? Il ritrovo per il check-in delle squadre e la distribuzione del materiale per l'ingresso del labirinto è fissato alle ore alle ore 18 del 30 ottobre 2009, in una piazza segreta del centro. Il gioco si concluderà alle 23 della stessa notte.
Perchè mi viene chiesto il numero di cellulare? Il cellulare sarà utilizzato solamente durante lo svolgimento del gioco, per ricevere aggiornamenti in tempo reale o enigmi speciali da risolvere, inoltre, in caso di cambi di programma sarà utilizzato per inviare aggiornamenti agli iscritti.
Sì, ma quanto dovrò correre? A|Maze è un gioco a tempo, quindi chi corre più velocemente ed è più rapido nello svolgere le prove, risulterà vincitore. L'area di gioco è stata comunque definita per permettere a chiunque, anche senza allenamento, di giungere alla fine del traguardo. Ogni check-point, inoltre sarà fornito di aree-relax e generi di ristoro.
Che prove dovrò svolgere?E chi sono i personaggi che mi inseguono? Adesso non è che vi possiamo dire tutto...
Se non gioco posso partecipare in qualche modo all'esperienza? Certo, i check-point sono stati studiati per permettere a chi non gioca di vedere Matera sotto un profilo differente, con installazioni artistiche interattive a disposizione di tutti.
Chi vince e cosa vince?Vince il primo team che riesce a giungere al traguardo dopo aver superato tutte le prove, il premio è rigorosamente segreto ed è contenuto in una grossa scatola rossa.
Mi sono sbagliato ad inserire dei dati nel format di iscrizione, come faccio? Puoi sempre accedere alla pagina dei tuoi dati inserendo il codice della tua squadra e la password che ti è stata comunicata all'indirizzo che hai fornito al momento dell'iscrizione, via mail.
Una volta effettuata l'iscrizione via web posso partecipare? Sì, ricordati semplicemente di arrivare nel luogo di ritrovo all'ora stabilita e di portare un documento d'identità, se sei maggiorenne, o l'autorizzazione dei tuoi genitori, nel caso tu sia minorenne.
Storia
I primi problemi sono emersi subito dopo il suo lancio: a|maze, una tecnologia innovativa di controllo e gestione delle infrastrutture urbane creata dalla Daedalus Corporation sembra essere impazzita. Ciò che doveva rendere la vita cittadina più semplice si sta trasformando in un incubo. Minox, intelligenza artificiale del sistema, è sfuggito a tutti i controlli ed ora la città è in balia del suo regime totalitario.
La Daedalus nega ogni sua responsabilità al riguardo. Le menti che hanno partorito il sistema potrebbero isolare Minox dal server centrale usando i loro codici di disattivazione, ma sono inermi di fronte al suo sistema di difesa.
Solo un incursore capace di orientarsi in un vero labirinto di corruzione e potere potrà recuperare i codici, sovvertire il dominio di Minox e riportare la città alla normalità.